giovedì 8 novembre 2012

SECONDA PUNTATA



...INDOVINA CHI? GIOCHI MB!

Politico di successo. Origini africane. Nero. Membro del partito democratico. Sposato. Due figlie. Perfettamente integrato. Vincente. Chi è?

“Troppo facile!” mi direte voi, “in città non si parla d'altro!”. Radio, televisione, giornali, siti internet, Facebook, sull'autobus, nei bar, sui blog, ovunque si dibatte di elezioni, voti, coalizioni, presidenziali, presidenti, scandali e campagne elettorali senza esclusione di colpi. Il vento del cambiamento sta soffiando, l'impressione è che succederà qualcosa di grosso.

E anche a Lubiantograd la tensione per l'elezione del secolo si avvicina! …Ma quale Obama e Obama... Il politico di cui sopra è Peter Bossmann, primo cittadino di Pirano (graziosa località costiera ubicata nell'Istria slovena), primo sindaco nero eletto in Slovenia e in Europa (almeno in quella centro-orientale).

No, non parlerò di Romney, voti telematici e grandi elettori dell'Ohio (anche se un cenno alla prima lesbica dichiarata eletta al Senato statunitense un cenno lo merita)...qui si parla di Europa...ma quale Battiato, Sicilia (effettivamente la vittoria di un ex comunista omosessuale dichiarato, in effetti, sembra indicare che in Italia stia succedendo qualcosa di grosso), legge elettorale, premio di maggioranza, Monti-bis, regole delle primarie, toto-candidati, tour di Renzi, Di Pietro-Grillo-Albertini e Amazzoni...

“Antonio, perdonami: ma di che cazzo di elezioni vuoi parlare?”. Ma di quelle slovene, naturalmente!

Già, perché domenica prossima l'elettorato sloveno sarà chiamato a scegliere il Presidente della Repubblica, per la quinta volta. Se non fosse per i certificati elettorali recapitati a casa degli elettori, tutto si può immaginare di domenica, tranne che si voti. Diciamo che il problema dei manifesti abusivi da queste parti non si pone: per le strade ci sono pochissimi “faccioni elettorali” – per altro di qualità modesta - non ci sono gazebi, non si vedono volantini, non ci sono camper, né eventi.

Se mi concentro, penso di aver visto solo il sorriso del candidato del centro-destra, che non a caso non pare godere di un consenso particolarmente rilevante. Con un po' di attenzione, quà e là, si riesce a intravedere qualche foto di Pahor (“baby-face” dai trascorsi comunisti, ideatore del motto “agli italiani nemmeno un mattone”, ex Presidente del Parlamento e Presidente del Consiglio uscente). Sembra sorridere, nonostante la “mazzata” presa alle ultime politiche (conclusesi con uno stallo: il super-popolare, super-dinamico e super-discusso sindaco di Lubiana Zoran Jankovic, imprenditore di successo di origine serbe prestato alla causa del centro-sinistra, ha ottenuto più voti di tutti ma non è riuscito a comporre una maggioranza, per cui si è costuito un Governo di “larghissime intese” composto da liberali, cattolici, conservatori, pensionati e filo-nazionalisti, guidato dal leader del centro destra Janez Jansa).

Il Presidente uscente Danilo Turk, anch'egli collocato nell'area del centro-sinistra, non si vede da nessuna parte. I sondaggi sembrano vederlo favorito in caso di vittoria al primo turno, mentre in caso di ballottaggio, Borhut Pahor (rimasto celebre per aver lustrato, da primo ministro, le scarpe ai giocatori della nazionale di calcio dopo la vittoria nello spareggio con la Russia, valsa la qualificazione ai Mondiali) potrebbe insinuarlo grazie al possibile supporto degli elettori del centro-destra (ammesso che vadano a votare per il ballottaggio tra due candidati di sinistra).

Sembra sentirsi il peso della crisi: campagne elettorali low cost e disinteresse della popolazione, che non pare così attratta dalle urne. Secondo gli osservatori, le elezioni andranno al candidato che riuscirà a mobilitare il proprio elettorato. In realtà però, guardando ai manifesti e ascoltando la radio, l'attenzione dell'opinione pubblica e degli sloveni sembra proiettata verso il Festival Internazionale dei Cinema di Lubiana (tra le altre cose, ci sarà una galleria dedicata a Garrone, regista di Gomorra) che comincia oggi.

Prossimamente, sugli schermi di Lubiantograd!

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